Palazzo Elvino-Panicali

Alvito,

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Il palazzo Elvino, o palazzo Elvino-Panicali, è un edificio storico della città di Alvito, costruito nel XVI secolo per volere del vescovo Berardino Elvino, con pregevoli architetture del XVII secolo.

Il vescovo Bernardino Elvino, nato ad Alvito nel 1504, andò sin da giovanissimo a Roma per intraprendere la carriera ecclesiastica; dal 1520 fu preposto della chiesa di San Martino di Alvito e nel 1534 divenne anche segretario di papa Paolo III e poi vescovo di Anglona, tesoriere apostolico e quindi nunzio apostolico in Spagna e Germania. Guadagnato un cospicuo patrimonio, riuscì ad edificare nel quartiere inferiore di Alvito uno dei più imponenti palazzi rinascimentali della città, che da lui prese il nome, il cui completamento probabilmente deve datarsi al 1560, secondo un’iscrizione orizzontale presente sulla facciata, incisa in una modanatura di pietra.

« TINTINATICUS HELVINUS EPIS. ANGLONENSIS TESAURARIUS GENERALIS APOSTOLICUS SUDORE SUO ATQUE DIVAE CONSTANTIAE FARNESIAE ET G. ASCANI CARDIN SANCTAE FLORAE FILI EIUS NECNON PAULI III PONT. MAX. DOMINORUM SUORUM GRATIA HANC DOMUM A FUNDAMENTIS AEDIFICAVIT A.D. MDXLV »

« Elvino Tintinatico vescovo di Anglona e tesoriere apostolico generale edificò questo palazzo dalle fondamenta nel 1560 col suo sudore e col favore dei suoi signori l’eccellentissima Costanza Farnese e suo figlio Guido Ascanio caridinale di Santa Fiora nonché il Papa Paolo III  »

Il palazzo è edificato nel rione Ospedale, ad una delle estremità meridionali del tracciato murario. Si sviluppa su quattro piani, due seminterrati, che si affacciano sulla piana d’Alvito, più altri due che danno anche sul centro cittadino, dov’è anche l’ingresso principale, un portale pugnato. Le finestre che danno verso l’abitato di Alvito sono dotate di storiche inferriate, già citate dal Castrucci.

« In mezzo alla suddetta strada si trova il palazzo del cardinal Berardino Elvino, molto bello, illustre per l’architettura, e per li ornamenti, che sono nella fabbrica di sassi lavorati, e ferrate grandi di gran valore… »

Nell’XVII secolo i Panicali vi commissionarono degli affreschi e la costruzione di un giardino.

Costruito verso il 1560 dal Cardinale Berardino Elvino, tesoriere di Paolo III, ha « ornamenti…di sassi lavorati, e ferrate grandi di gran valore».(G. P. M. Castrucci, op. cit.). Si trova nella parte più bassa del rione Ospedale, lungo il tracciato meridionale delle mura medioevali.

L’ingresso principale, nel lato a monte, sulla piazzetta antistante, è incorniciato da un grosso bugnato. Una alta modanatura orizzontale di pietra, con l’iscrizione del nome del fondatore e la data, divide in due parti la facciata. Al piano terra le finestre hanno ancora le ricche inferriate ricordate nel 1632, al piano superiore sono rifinite da una cornice orizzontale. I quattro piani verso valle sono conclusi da un grosso cornicione sorretto da mensole di pietra.

Su quest’ultima facciata sono ancora leggibili quattro arcate, successivamente murate. Ereditato dai Panicali, nel’600 fu restaurato e decorato con affreschi; ne venne anche ripristinato il giardino, delimitato da un muro di cinta ancora esistente.

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Caratteristiche

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Gruppi, Individuale, Coppie

Stagione indicata

Primavera, Estate

Prezzo a persona

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Lingue disponibili

Italiano

Durata / Tempo di visita

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Orari di apertura

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  • 2024-05-16 14:37 ora locale

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