Nel cuore di Anagni, la “Città dei Papi”, si erge un’imponente testimonianza dell’ingegneria romana: gli Arcazzi di Piscina. Questa struttura, risalente alla fine del III secolo a.C., è composta da due massicci archi semicircolari in travertino che sostengono le antiche mura della città. La tecnica costruttiva, caratterizzata dall’uso di grandi blocchi di pietra disposti in opus quadratum, riflette l’influenza dell’architettura ellenistica nell’antica Roma.
L’origine e la funzione degli Arcazzi sono avvolte nel mistero. Alcune teorie suggeriscono che potessero essere parte di una diga o di una struttura difensiva progettata per proteggere Anagni. La loro vicinanza alle antiche terme, costruite dal comandante romano Fabius Valens, ha alimentato leggende locali che li identificano come un “teatro” o una “piscina”. Queste denominazioni derivano dalla prossimità ai bagni termali e dalla maestosità architettonica che richiama le grandi opere pubbliche dell’epoca.
Un dettaglio affascinante degli Arcazzi è la presenza di un simbolo fallico scolpito su uno dei pilastri centrali. Nella cultura romana, tali simboli erano comuni e servivano come amuleti per allontanare gli spiriti maligni e proteggere le strutture dagli influssi negativi. Questo particolare aggiunge un ulteriore strato di interesse storico e culturale al monumento.
Nonostante il loro valore storico, gli Arcazzi di Anagni sono attualmente in uno stato di degrado che preoccupa sia i residenti che gli studiosi. Crepe visibili e segni di cedimento strutturale mettono a rischio la stabilità di questo patrimonio millenario. Organizzazioni locali e cittadini stanno lanciando appelli per interventi di restauro e conservazione, al fine di preservare questo simbolo dell’ingegneria romana per le future generazioni.
Visitare gli Arcazzi di Anagni offre un’opportunità unica per immergersi nella storia antica e ammirare l’abilità ingegneristica dei Romani. Questo sito rappresenta una tappa imperdibile per gli appassionati di archeologia e per chi desidera esplorare le radici storiche del Lazio.