Centro storico di Settefrati

Settefrati,

  • Settefrati

Quando l’antico villaggio di Cominium fu distrutto dai Romani nel 293 a.C., il primo insediamento di Settefrati risale a quell’epoca.

In seguito a questa data, dalle rovine di Cominium sorse la città di Vicus, di cui oggi si hanno ancora testimonianze nel centro cittadino. Tuttavia, i sacerdoti benedettini che volevano ricordare i sette figli di Santa Felicita, uccisi a Roma nel 164 d.C., scelsero questo nome. Durante la persecuzione cristiana, fu torturato.

Settefrati è una tipica cittadina di montagna con vicoli tortuosi, strade ed edifici che collegano antiche strutture, chiese e rovine di quello che un tempo era il centro storico. La Chiesa dei Santi Sette Fratelli, la cui unica parte sopravvissuta è l’ingresso, è una di queste rovine che è stata incorporata in una struttura contemporanea.

Santo Stefano Protomartire, la chiesa principale del villaggio, si trova nel punto più alto. La Chiesa della Madonna delle Grazie, che risale al X secolo, è il luogo in cui ci porta il nostro girovagare per i vicoli. Osserva il soffitto a cassettoni del XVIII secolo, oltre a vari dipinti su tela, nell’affresco del pronao che raffigura il Giudizio Universale.

La Chiesa di Santa Felicita, risalente al XVII secolo, sorge su una luminosa collina appena fuori dall’abitato, sulla strada (SP103 – 700 metri prima dell’abitato). I cittadini di Settefrati vi si recano per il culto ed è anche meta di pellegrinaggio. La Chiesa di Santa Maria della Consolazione, comunemente conosciuta come Santa Maria della Tribuna, è una struttura storica. La prima chiesa fu costruita nel 1323. Questa cadde in rovina e nel 1575 e nel 1633 ne fu eretta una nuova accanto alla precedente, ma anch’essa si deteriorò fino ad essere restaurata nel XVII secolo. Dalla chiesa si può ammirare un magnifico panorama della Valle di Comino.

La visita alle antiche mura con la torre medievale del castello, che sorge a pochi passi dalla chiesa di Santo Stefano, arricchisce il nostro viaggio nel borgo frusinate. Il castello è citato per la prima volta in un atto enfiteutico dell’abate Aligerno, che donò il terreno nel 983. Un viaggio tra i profumi dell’antichità e delle montagne è la visita al borgo. I vasti panorami delle colline e delle montagne vicine, che offriranno ai visitatori una giornata breve ma senza dubbio piacevole, sono ambientati in epoca medievale.

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Settefrati, FR, IT

NA

Caratteristiche

Adatto per

Gruppi, Individuale, Coppie, Famiglie, Bambini

Stagione indicata

Primavera, Estate, Autunno, Inverno

Prezzo a persona

Non specificato

Lingue disponibili

Italiano

Durata / Tempo di visita

Non specificato

Orari di apertura

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