Santuario della Madonna di Canneto

  • Settefrati

Il santuario si trova verso la valle di Canneto, alle pendici del monte Meta; si può partire da Picinisco, e percorrere il sentiero in cui si incontra anche il lago di Grotta Campanaro; altrimenti si raggiunge da Settefrati, percorrendo qualche curva su una strada costeggiata da alberi. Entrambe le alternative offrono visioni paesaggistiche mozzafiato.

La chiesa sorge in un luogo mistico, spesso circondato dalla nebbia che lo rende ancora più misterioso e affascinante: secondo alcuni studi archeologici, prima che nascesse Cristo, qui si venerava la dea pagana Mefite, protettrice delle acque, della fertilità del raccolto e delle donne e anello di congiunzione tra il mondo dei vivi e dei morti. Solo a partire dal 400 ci sono tracce dei primi cristiani. Quella di Canneto è una Madonna nera, anche lei come la sua cugina pagana, legata al culto della terra.

Oggi la chiesa è moderna, ristrutturata dentro e fuori nella seconda metà del Novecento: il nucleo originale risale però al IX secolo. Negli anni è stata ristrutturata molte volte: per questo scopo nel 1475 la Santa Sede ha iniziato a vendere indulgenze durante i riti liturgici per raccogliere fondi tra i fedeli. Il primo benefattore è stato Cristoforo Bartolomucci di Picinisco: il suo nome appare nel 1693 quando, per una grazia ricevuta, ha donato una nicchia policroma dedicata alla Madonna che è stata posta sull’altare di centro.

Tra i finanziatori più generosi si annoverano Ferdinando II re di Napoli e il popolo di Settefrati, che nel 1857 hanno pagato importanti lavori di restauro. Si arriva poi al Novecento quando, un pezzo alla volta, all’interno della chiesa sono comparsi nuove abside e sacrestia nel seminterrato, trono marmoreo della Madonna, balaustra in legno e impianto elettrico.

Tuttavia l’aspetto del santuario era decadente, provato dal tempo e dai terremoti, così nel 1973 è stato bandito un concorso tra architetti e ingegneri per una nuova chiesa: una struttura moderna in cui si potessero conservare elementi antichi, ad esempio la facciata e la cripta.

Tra i 36 progetti presentati, il vincitore è stato quello dell’ing. Paolo Garroni di Roma: “1963 – Rinnovamento – 1975”. La Soprintendenza ha approvato i lavori solo il 7 novembre 1977, e sono iniziati nell’autunno dell’anno successivo, con la ditta appaltatrice di Domenico Iucci di Sora. La chiesa è stata inaugurata il 18 agosto 1983 con una cerimonia solenne presieduta da S.E. Mons. Lorenzo Chiarinelli, vescovo diocesano.

Oggi il santuario è meta internazionale di pellegrini, che giungono in questo luogo da tutto il mondo durante l’anno, in particolare a fine agosto, quando ci sono i festeggiamenti ufficiali per la Madonna di Canneto.

Oltre la storia, si incontra la leggenda, e questo luogo mistico ne ha una interessante da raccontare: la vicenda è ambientata nella località cosiddetta “Capodacqua”, quando ancora non c’erano il lago e il santuario, ma solo campi dove i pastori portavano a pascolare il gregge. La protagonista è Silvana, una fanciulla che aveva portato le pecore sui prati; all’improvviso vede tra i fiori una donna vestita di bianco, luminosa e bella. La signora le dà il compito di andare dall’arciprete di Settefrati a dire che la madre di Dio vuole che in quella valle sorga una chiesa a lei dedicata. Silvana è spaventata e non vuole abbandonare le pecore, anche perché in quel luogo non c’è acqua, e deve spostarsi da lì per farle bere. Allora la donna tocca una roccia con le dita e dal masso inizia a sgorgare acqua fresca e limpida; lascia anche cadere il suo anello che, a contatto con l’acqua, diventa polvere d’oro.

Silvana allora corre in paese e ritorna insieme ai pochi che le hanno creduto, e trovano una statua di legno mai vista prima: il volto era proprio quello della donna vestita di bianco. Quando provano a spostarlo, il busto diventa così pesante che lo poggiano su una roccia dove ancora oggi c’è un’impronta chiamata “il capo della Madonna”. Pensano di trovarsi davanti ad un’effigie della Madonna, e le chiedono dove volesse essere riportata; la statua ritorna leggera e gli uomini la riportano dove l’avevano trovata: nel luogo in cui oggi sorge il santuario.

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Mappa

Contatti

Via Canneto 1, 03040 Settefrati Frosinone, Italy

0776695462

Caratteristiche

Adatto per

Gruppi, Individuale, Coppie, Famiglie

Stagione indicata

Primavera, Estate, Autunno, Inverno

Prezzo a persona

Non specificato

Lingue disponibili

Italiano

Durata / Tempo di visita

Non specificato

Orari di apertura

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