Acuto

Il nome di Acuto deriva dalla caratteristica forma della sua montagna. E' uno dei "centri del Cesanese", in un luogo straordinariamente panoramico sulla Valle del Sacco e sulla campagna romana.

La leggenda lo vuole fondato nel V secolo dagli abitanti di Anagni, ma dei ritrovamenti hanno dimostrato che esisteva già un piccolo centro abitato prima della fondazione. Le prime fonti più accurate provengono dal 1051, dove si parla di una roccaforte situata nei pressi di Anagni, il Castrum Acuti.

Feudo del vescovo di Anagni, che ancora oggi s’intitola “terra Acuti dominus”, ha basato a lungo la propria economia prevalentemente sull’attività pastorale ed agricola. Il castello medioevale che sorge al centro del paese costituisce uno dei monumenti più importanti, mentre una particolare attenzione va ai numerosi ed eleganti portali che adornano il centro storico.

Da ricordare, inoltre, la chiesa di S. Maria di Acuto, notevole per l’omonima statua lignea del sec. XIII (forse dono di Bonifacio Vlll), che oggi si trova nel museo di Palazzo Venezia a Roma. Questa chiesa meritò il nome di “Chiesa Anticlericale” perché gli esecutori, che la restaurarono e ornarono con stucchi negli anni 1861-73, effigiarono in bassorilievo un’aquila (casa reale) che si avventa su un corvo (Clero). Dal XV secolo in poi, Acuto si legò sempre di più ad Anagni, tanto che agli abitanti di Acuto venne data anche la cittadinanza di Anagni nel 1478 e di conseguenza al papato.


Nel 1557 la Spagna dichiarò guerra al Papa, e così Anagni fu attaccata da Marcantonio Colonna, a capo di un esercito di soldati spagnoli, che distrusse Frosinone. Gli abitanti, durante l’assedio, si trasferirono a Paliano, un’altra roccaforte vicina che venne anch’essa distrutta dagli spagnoli. La guerra si concluse con la vittoria della Spagna, ma Acuto non ne fu devastata, come invece accadde alle altre città vicine. In seguito, avendo un ruolo predominante sulle altre città, Acuto si scontrò più volte nel corso dei secoli con Anagni, che tentava di riacquistare la supremazia perduta. Dopo molte lotte, gli scontri fra Anagni e Acuto finirono nel 1806, anno in cui per Acuto cominciò un declino.


Dal 1809 al 1814 Acuto fu, come il resto della regione, sotto il dominio francese. Il comune poi ritornò in mano del papa, ma dal 1815 al 1825 fu tormentata dal brigantaggio.


Nel 1870, a seguito della fine del potere temporale e la conquista di Roma, il comune passò al Regno d’Italia.

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Dati sul comune

Altitudine: 724mt
Superficie: 13,47 km²
Abitanti: 1858 (2022)
Patrono: San Maurizio
Giorno festivo: 22 Settembre
Comuni confinanti: Anagni, Ferentino, Fiuggi, Piglio

Info

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Informazioni di viaggio: Acuto

Destinazione

Pro Loco Acuto

Via Giuseppe Germini, 1,
03010 Acuto (FR)

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