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Ceccano

Ceccano è considerata l'antica Fabrateria Vetus, città volsca, già esistente nel 330 a.C., situata lungo le rive del fiume Sacco denominato dai Romani Trerus o Tolerus.

Il collegamento tra Ceccano e l’antica Fabrateria si fonda su antiche iscrizioni ritrovate tra il Settecento e il’Ottocento nel territorio comunale. Il mutamento del nome avvenne, secondo lo storico locale Michelangelo Sindici, nel VII secolo in onore di Petronio Ceccano, Console di Campagna, discendente di Tito imperatore e padre di papa Onorio I.

Patria di San Silverio I Papa (come scritto da papa Gregorio XVI nella Bolla in cui elevava a Collegiata la Chiesa di S. Giovanni Battista in Ceccano) che nacque nella contrada di Campo Troiano, odierna Cantinella, la città fu per ordine del Pontefice cinta di mura difensive, in parte ancora visibili.

Poco prima dell’anno Mille, i conti de Ceccano presero il possesso della città, che grazie a questa famiglia, divenne la capitale di una vasta contea che durò stabilmente per circa cinque secoli. Questo piccolo stato comprendeva oltre 15 feudi e si espandeva tra la Valle dell’Amaseno ed i versanti opposti dei Lepini.

Verso la metà del XV Secolo, con la scomparsa dell’ultimo de Ceccano, la città passò ai Caetani per divenire in seguito parte del feudo dei Colonna, che la tennero fino ai primi anni dell’800. Nel XVII Secolo, Marcantonio Colonna, discendente dell’eroe di Lepanto, rinnovò alla città lo Statuto Comunale.

Con Napoleone, le amministrazioni francesi costruirono un moderno e grande ponte che scavalca il fiume Sacco, che rese di nuovo strategica la città e il traffico commerciale della zona.

Nel 1816 i Colonna rinunciarono ai diritti feudali su Ceccano e le loro proprietà vennero acquistate da Filippo Berardi. Il marchese è stato un personaggio chiave nella storia recente: cambiò l’urbanistica della città con la costruzione della stazione ferroviaria e di una zona industriale nella parte bassa (Borgo Berardi).

Durante la seconda Guerra Mondiale, Ceccano venne colpita dai bombardamenti americani in quanto era divenuta un punto strategico vicino al fronte.

Nel dopoguerra la nascita di numerosi siti industriali diede grande impulso all’economia della città, un tempo basata solo sull’agricoltura.

Ceccano oggi è la quinta città più popolosa della provincia di Frosinone e gode di una posizione molto strategica in quanto è facilmente raggiungibile sia con il treno che con l’automobile. La stazione ferroviaria si trova in pieno centro urbano, per cui si può facilmente arrivare in treno e visitare la città interamente a piedi; arrivando in auto si prende l’uscita dell’A1 Frosinone, a pochi chilometri di distanza.

Stemma

Gonfalone

Meteo oggi

Dati sul comune

Altitudine: 200mt
Superficie: 61,06 km²
Abitanti: 22.329 (2022)
Patrono: San Giovanni Battista
Giorno festivo: 24 Giugno
Comuni confinanti: Arnara, Castro dei Volsci, Frosinone, Giuliano di Roma, Patrica, Pofi, Villa Santo Stefano

Gemellaggi
Cancún, Messico
Plouzané, Francia

Punti forti di
Ceccano

Inserzione

Ristoranti

Feste ed eventi

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