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Chiesa di Santa Maria in Centumcellis

Via Orti Chiaie 24, 03040 Acquafondata FR, IT

La Chiesa di Santa Maria in Centumcellis è l’edificio sacro più antico del territorio comunale, unitamente all’Arcipretura di san Giovanni Battista.

La chiesa sorge sopra un poggio tufaceo nel pianoro di Acquafondata presso la strada provinciale che collega il capoluogo alla frazione di Casalcassinese. La sua fondazione è da far risalire all’epoca della presenza Benedettina nell’alto medioevo.

La tradizione popolare invece, per spiegare la storia della fondazione di questa antichissima chiesa, ha ideato un racconto leggendario, un ingenuo tentativo di ricostruzione storica da parte di gente semplice e povera di istruzione, priva di mezzi utili a raggiungere un’interpretazione speculativa. La peculiarità della leggenda è la trasmissione di quest’ultima, esclusivamente orale, giunta inalterata sino a noi attraverso la cronologia delle generazioni. Si racconta che la Madonna fosse in viaggio in compagnia del santo martire Antonino quand’ecco che, stanca di camminare, si appoggia su un sasso, imprimendogli l’impronta del ginocchio; questo sasso dalla particolare conformazione concava è tuttora visibile presso la località di Petrosa.

Poche centinaia di metri più a valle la Madonna si ferma definitivamente nel luogo ove sarà eretta la chiesa in suo onore; Sant’Antonino invece prosegue il suo viaggio per qualche altro chilometro e si ferma sul colle che sovrasta l’abitato di Viticuso, divenendo il patrono di quella comunità.

Presso la chiesa di Santa Maria insisteva l’antico cimitero della popolazione di Acquafondata, attivo sino alla realizzazione di quello attuale in località “Monte la Fratta”, avvenuta nel 1890.

Nell’immediato dopoguerra, nella piana presso la chiesa, trovarono collocazione le tombe dei soldati polacchi del II corpo d’armata guidati dal generale Anders, caduti nella battaglia di Cassino; questo primo cimitero di guerra fu successivamente traslato presso Montecassino nel 1945.

La struttura oggi è di proprietà del Comune che ne ha curato il restauro per realizzarne un centro studi sulla figura del servo di Dio frate Domenico de Filippis da San Germano.
Francescano della provincia osservante di Terra di Lavoro, fra Domenico nasce in Acquafondata intorno al 1570; entra nella famiglia francescana come fratello laico, vivendo in umiltà e obbedienza fu dotato da Dio di particolari doni con i quali edificò le comunità religiose ove risiedette nel corso della sua vita, diventando punto di riferimento di tanti che ricorrevano alla sua guida e a i suoi consigli illuminati (per quanto fosse un semplice e un analfabeta). È morto in «sommo grido di santità» il 17 marzo 1640 presso il convento della Madonna dei Lattani in Roccamonfina che custodisce le sue spoglie mortali, tuttora venerate dai pellegrini.

Presso la chiesa di Santa Maria, di particolare interesse storico e ambientale, è il grande tiglio secolare che si erge sul retro della chiesa; il suo particolare tronco cavo, che ha dato riparo a generazioni di contadini sorpresi dai temporali estivi, è silenzioso testimone dello scorrere del tempo.

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